Troppo spesso ci si dimentica di questa regione e si sbaglia.
La Basilicata è un territorio importante non solo per le sue peculiarità turistiche legate ai sassi di Matera.
E’ importante anche per il suo tessuto industriale e per il turismo, per l’onestà delle sua gente, per il riconosciuto attaccamento alla propria terra e al lavoro dei lucani, un posto ricco di storia e verso ilquale molte altre regioni italiane potrebbero guardare cercando anche di attingere qualcosa.
Certo, qui la disoccupazione è forse a livello più alto che in altre regioni e per esempio sulle energie rinnovabili i progetti e le possibilità dovrebbero avere un'accelerazione, ma questi problemi sono ben presenti nel tessuto sociale e soprattutto in quello politico e quindi i risultati andranno costruiti con impegno.
La storia della Basilicata ha radici antichissime e oggi orgogliosamente rivendica quel ruolo che le è proprio : una grande regione del nostro paese.
Anche qui, come in molte realtà la crisi economica ha colpito nel profondo, ma la voglia di non arrendersi ha prevalso, la voglia di reagire ha avuto la meglio e in fondo è una terra vissuta da una popolazione abituata a vincere sfide ben più dure.
La Basilicata a livello Regionale esce da 5 anni di governo di centro sinistra, il Presidente uscente sostenuto dalle forze politiche del centro sinistra va verso la riconferma viste le cose fatte fino ad oggi, la coalizione che lo sostiene è forte delle fasi programmatiche portate a compimento e di quelle abbozzate e ancora in corsa.
Il territorio ha caratteristiche come poche altre regioni hanno, il tessuto interno ha visto svilupparsi culture agricole importanti così come sulle fasce costiere, non va inoltre dimenticato che in Val d’Agri esiste il più grande giacimento dell’Europa occidentale di petrolio, una ricchezza quindi nel sottosuolo anche fatta di idrocarburi come per esempio il metano.Tutto questo comparto agricolo e industriale ha avuto il maggior sostegno possibile della giunta Regionale di centro sinistra uscente, così come è stato per il turismo che ha fatto della Basilicata una delle mete più ricercate, un turismo che ha visto anche qui scendere i flussi turistici come in ogni altra parte del paese.
Il territorio montuoso fa si che le difficoltà siano maggiori che in altre regioni per quanto riguarda le vie di comunicazione e le infrastrutture, un problema che si sta affrontando con decisione e con progetti e studi che non vanno abbandonati o ridimensionati, in grado di coniugare ambiente e territorio in un giusto equilibrio con lo sviluppo necessario alla crescita economica.
L’essere considerata negli anni la regione più povera d’Italia ha scosso i cittadini e le Istituzioni e ha fatto si che questo giudizio si sia ribaltato costantemente negli ultimi 20 anni, nonostante l’emigrazione verso altre regioni oppure verso le città più grandi abbia spinto molti giovani a spostarsi altrove alla ricerca di opportunità.
In questo quadro generale la coalizione di centrosinistra si ripropone per continuare un percorso avviato che ha dato già i suoi frutti, una riconferma che tende anche a respingere al mittente chi vuole questa terra d’Italia un luogo di conquista, un posto dove paracadutare i personaggi più vari, spinti da bramosie di potere, da discutibili scudi di religiosità paventata e improvvisa, spinti da voglia di visibilità ma senza nessun attaccamento a questa terra e ai suoi abitanti.
La Basilicata non permetterà a nessuno di appropriarsi della sua storia e della sua cultura.
Confermerà il lavoro fatto dalla regione in questi ultimi 5 anni, dal suo Presidente, gli rinnoverà la fiducia perché sa bene che solo così potrà non fermare la sua corsa verso la modernità preparando il terreno dove il futuro dei suoi giovani potrà crescere.