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venerdì 5 marzo 2010

Ci spieghi signor Ministro, cosa vuole dire con il suo annuncio “.....siamo disposti a tutto..”? a chi vuole spezzare le reni?

scritto dalla redazione di Quaderni di Frontiera mentre stanno preparandosi una sanatoria ad personam per sistemare le loro malefatte elettorali....

Si vergogni di dire queste cose signor Ministro.
Stia certo che gli Italiani non dimenticheranno le sue parole e nel 2013 ne avrà la prova.
"..disposti a tutto..." Parole del Ministro della Difesa.
Se non sapessimo che è realtà proveremmo a svegliarci da questo che sembra un brutto sogno.
I fatti.
Esiste una legge elettorale in Italia che francamente non piace a nessuno in molte delle sue sfaccettature, in molti dei suoi risvolti, una legge più volte criticata, incredibilmente anche da chi ne è stato il principale artefice.
Poi esistono altre leggi elettorali, per gli Enti Locali, per le Regioni e anche qui le perplessità non mancano, alcune norme sono discutibili, altre andrebbero riviste, modificate o depennate.
Ma questa è la realtà.
Le leggi che ci sono, che ci siamo dati, che sono tutt’ora vigenti vanno rispettate, e vanno rispettate da tutti, da chi le approva e anche da chi non le condivide.
Non farlo getta nell’illegalità.
Cosa è successo, e cosa succede sempre quando ci sono elezioni?
Succede che nel groviglio di norme e commi c’è sempre qualcuno che non rispetta il dettato legislativo, chi lo fa volontariamente sperando stupidamente che nessuno se ne accorga e chi non se ne avvede per leggerezza e non si accorge di mettersi su una strada non prevista dai regolamenti.
Ma in entrambi i casi la condanna e l’esclusione avviene proprio nel rispetto delle leggi vigenti.
In questa tornata Regionale alcune forze politiche hanno peccato di leggerezza e non essendo state attente nel seguire le corrette procedure gli organi competenti in materia di verifiche non hanno potuto far altro che applicare i dettati legislativi a disposizione facendo scattare l’esclusione.
Il problema è che le escluse sono proprio quelle del Presidente del Consiglio che rischia per dilettantismo di vedersi fuori dalle consultazioni i suoi fidi scudieri sparpagliati in tutta Italia a predicare il suo verbo distruttivo e spensierato.
Ma le leggi sono leggi, se non piacevano potevano essere cambiate, ma se sono vigenti nessuno può metterle sotto i piedi, neppure il Presidente del Consiglio.
Allora scattano le minacce gettate in pasto alla pubblica opinione tentando di paventare un fantomatico golpe contro il partito di governo e si organizzano manifestazioni in pratica contro se stessi come qualcuno ha giustamente sottolineato.
Non solo.
Si sta tentando per via “governativa” di fare qualche altra leggina ad personam per salvare dal disastro il partito Presidente del Consiglio e delle forze politiche che lo appoggiano.
Siamo al colmo.
Allora non è più semplice fare una lista dei moderni gerarchi, resuscitare la camera dei fasci, fare una lista unica e far votare solo si o no segnando – ovviamente - i nomi di chi vota no?
Non è più semplice proclamare il nuovo stato fascista?
Una situazione quella che si è creata che definire inaccettabile come alcuni hanno sottolineato è dire poco.
Forzare la legge, modificarla, con l’arroganza del potere, questo si che sarebbe un golpe, ma contro la democrazia dello Stato, contro la Giustizia, contro i codici, contro tutto quello che vogliamo ma tale sarebbe e si teme tale sarà.
Il massimo dell’arroganza però è uscita dalla bocca di un Ministro della Repubblica.
Non proprio una frase arrogante, ma una vera e propria minaccia.
Se non sarà come dicono “loro”, cioè la destra al governo, si annuncia che “…sono disposti a tutto…”!!
Ci spieghi cosa intende, cosa vuol dire signor Ministro che siete “….Disposti a tutto….”?
Lo spieghi agli Italiani il suo ".. disposti a tutto..."
Si rende conto il Ministro della Difesa della gravità e della pericolosità delle sue parole?
Non va dimenticato che è proprio il Ministro della Difesa...........
Ogni persona nata dal 1945 in poi come legge questo messaggio?
Perchè chi è nato qualche decina di anni prima del 1945 queste parole le ha già sentite e le riascolta rabbrividendo!!
Queste persone leggono tutto questo come un ritorno alla più bieca repressione fascista e il Ministro che l’ha pronunciata viene da quella storia e quella storia difende ad ogni occasione anche se con malcelato distacco.
Con il suo “….Disposti a tutto…” cosa vuol dire signor Ministro?
Bastonare?
Reprimere?
Incarcerare?
Chiudere la bocca al dissenso?
Olio di ricino e manganello?
Confino politico?
Mettere fuori legge le opposizioni?
Arrestare i segretari?
Fare una lista dei militanti e prenderli casa per casa?
Obbligare i bambini al sabato in divisa?
Perché se è questo che vuole signor Ministro lo dica apertamente, abbia questo coraggio.
Queste posizioni, queste enunciazioni dimostrano che la cattiveria non finisce mai in certe persone, che certe concezioni padronali dello Stato rimangono, che il fascismo non è mai morto ma ha solo cambiato colore e questo colore è nella destra italiana.
Un colore fosco, nero, buio, che sta ombreggiando le speranze di molti giovani, che sta inserendo nella nostra società il germe dell’odio verso chi la pensa diversamente, verso i deboli, verso i diversi, un germe velenoso che sta rovinando la convivenza civile di noi tutti.
Onestamente permettere a persone come queste di fare e disfare a loro piacimento la democrazia italiana è un delitto, un oltraggio alla decenza e c’è da sperare che le persone di buona volontà diano un segnale a queste persone, che gli facciano capire che nessuno è il padrone di nessuno, che tutti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri.
Di fronte questi episodi di ferocia mediatica, di repressione di libertà bisogna reagire, non far cadere nel dimenticatoio queste parole, anzi tenerle ben presenti, ricordarle e soprattutto ricordare da che parte sono arrivate.