A tutti gli Amici e i Compagni che ci seguono su“Quaderni di Frontiera” , nel Partito Democratico e anche fuori dal Partito, pubblichiamo una puntualizzazione che ci è stata chiesta su questo nostro lavoro, su questo nostro impegno il cui unico scopo è “darci tutti quanti una mano”.
Una precisazione giustamente sollecitata da molte parti del Paese che ci seguono e che ci scrivono, visto che la rete è oramai terra di nessuno ma contemporaneamente di tutti dove veicolano cose buone e altre meno buone.
Una precisazione giustamente sollecitata da molte parti del Paese che ci seguono e che ci scrivono, visto che la rete è oramai terra di nessuno ma contemporaneamente di tutti dove veicolano cose buone e altre meno buone.
Noi pensiamo di essere tra le prime, proviamo a dare il nostro contributo alla causa democratica del nostro Paese in questo modo.
La priorità che in questo momento ci preoccupa di più è proprio questa.
Il nostro Paese.
Per lui siamo disposti a rinunciare a molto del nostro tempo.
Un piccolo sacrificio per una causa giusta.
“Quaderni di Frontiera” vuole essere ed è uno strumento integrativo dei mezzi gettati dal Partito Democratico e da altre forze politiche oggi all’opposizione sui territori e mai potrà essere o diventarne sostitutivo.
E’ nato come molti altri per essere a disposizione di tutti, con pari dignità di accoglienza e di ascolto.
Cari amici e Compagni,
Noi non facciamo tutto questo per eseguire qualche direttiva che ci è stata comunicata da qualcuno, né lo facciamo per decisione presa chissà a quale livello, né per avere ritorni di qualsiasi natura, né tanto meno per ambizione personale.
Per questo manteniamo almeno per ora il nostro riserbo, proprio perché non siamo alla ricerca di pacche sulle spalle o gratificazioni.
Non siamo alla ricerca di mostrine da appuntarci sulle giacche, non cerchiamo posti al sole, né sgomitiamo per essere in prima fila quando arriva il pentolone del rancio…..
Molti ci hanno scritto approvando ciò che facciamo, incoraggiandoci, altri dicendo che siamo un po’ come i Partigiani che stampavano in clandestinità e che usavano nomi di battaglia.
Francamente è un'esageraziopne ma forse un fondo di verità in queste parole esiste, forse è vero, forse vorremmo avere la forza che ebbero loro di fare fronte comune, quando si ritrovarono fianco a fianco monarchici e repubblicani, comunisti e cattolici, socialisti e azionisti, insieme, per assolvere a un compito comune, liberarsi da chi aveva spento la luce sull’Italia e sull’Europa.
Bisogna far di tutto affinché quella luce costata sacrifici inenarrabili resti ancora accesa, noi lo facciamo così, perché pensiamo che solo una grande cultura democratica possa riuscirci.
Ci mettiamo il cuore, tutta la forza e l’entusiasmo che abbiamo, sperando di non essere soli.
Ma non lo saremo, di questo ne siamo certi, al momento giusto ci saremo tutti.
Non lo facciamo quindi per soldi, non abbiamo chiesto nulla a nessuno, né a privati né tanto meno ai partiti, al nostro Partito, a qualsiasi livello.
Siamo persone normali, non apparteniamo all’intellighentia illuminata, persone della periferia che pensano di poter dare il loro contributo, cerchiamo di farlo meglio che possiamo e con i limitati mezzi a disposizione, sacrificando un pò delle nostre notti scambiandoci idee, opinioni, progetti, anche sogni.
E li scriviamo, chiedendo a chi vuole di fare altrettanto.
Noi non crediamo nel Partito di una persona sola, al Partito dell’IO, né tanto meno ad quel plebiscitarismo che anche la fase ultima congressuale del PD ha respinto.
Chi come noi è nel Partito Democratico e in altri partiti della Sinistra viene da una storia lunghissima, della quale è orgoglioso e da lì arrivano molti di coloro che non sono ancora con noi, molti giovani l’hanno fatta propria riconoscendosi in quei valori che non possono essere cancellati.
Valori tradizionali di giustizia e di libertà sui quali poggia l’ordinamento Repubblicano del nostro Paese che vede oggi in Giorgio Napolitano un bastione insuperabile.
Una storia che continua dove tutti possono oggi dare il loro contributo perché di tutti c’è bisogno oggi e di tutti ci sarà bisogno domani.
Noi la pensiamo così, utilizziamo ciò che abbiamo, la parola e la comunicazione, come meglio possiamo perché crediamo nella forza delle nostre idee, perché pensiamo di essere dalla parte giusta, perché siamo convinti che una società migliore possa esistere e quindi essere gradualmente realizzata.
E soprattutto lo facciamo perché sappiamo che la democrazia non può essere sconfitta.
Noi lotteremo sempre democraticamente per proteggerla, per metterla al riparo.
E’ molto semplicemente questo l’unico scopo di questo nostro lavoro.
E soprattutto lo facciamo perché sappiamo che la democrazia non può essere sconfitta.
Noi lotteremo sempre democraticamente per proteggerla, per metterla al riparo.
E’ molto semplicemente questo l’unico scopo di questo nostro lavoro.