Quaderni di Frontiera é uno spazio di cultura politica, uno strumento di riflessione pubblica che ha come obiettivo quello di alimentare la discussione allargandone il campo a professionalità e competenze. E’ un luogo dove possono incontrarsi e confrontarsi le diverse tradizioni culturali e politiche, sviluppando idee e proposte in grado di contribuire a ridefinire il campo progressista, guardando all’Europa e alle sfide internazionali.

sabato 13 febbraio 2010

La libertà non è star sopra un albero

Angelica Lubrano - Partito democratico - provincia di Savona -

Gli “esuli” dalla politica, così li chiama Ilvo Diamanti, mi preoccupano.
Leggevo su un giornale che il fattore G R I N (genetica, robotica, informatica, nanotecnologie) potrà determinare uno scenario futuro da Paradiso terrestre (malattie e fame nel mondo sconfitte, vita più lunga, giovinezza), o da Inferno (aviaria, suina, aids, guerre terminali, spazzatura, inquinamento, clima…) dipenderà dalle nostre scelte.
E questo carica ciascuno di noi di una grande responsabilità. Mi è tornata alla mente la lezione gramsciana, (ma anche la lezione di Dante nel girone degli Ignavi): non esiste, rispetto agli eventi storici, un atteggiamento “neutrale”, passivo, di quelli che aspettano ch’adda passa ‘a nuttata.
Se non si agisce in realtà si è complici dell’esistente. Zagrebelsky annovera i nichilisti, insieme ai fanatici dogmatici e ai demagoghi fra i nemici della democrazia.
E allora penso che sia dovere mio e di tutti gli uomini di buona volontà preservare il nostro futuro dall’azione dei disonesti.
Lo dobbiamo fare per noi e per i nostri figli.
Queste considerazioni mi hanno indotta a riprendere l’azione politica. Non posso restare solo a guardare. Non c’è alcuna scusante.
Se i nostri partigiani non hanno esitato a mettere in discussione il loro progetto di vita, noi possiamo almeno impegnarci a mettere in discussione qualche progetto di fine settimana…e impegnarci nell’azione politica e andare almeno a votare….
La girandola di false notizie, veleni, spazzatura, confonde gli animi semplici, ma occorre affinare gli strumenti intellettuali e culturali per distinguere fra una parte politica che, con tutti i limiti, sta nell’alveo di coloro che commettono forse degli errori umani.
E un’altra parte politica, che non si ferma di fronte a nulla per realizzare i propri fini egoistici e gioca barando, distruggendo ogni baluardo morale nella vita civile.